Barbara Milanesio, classe 1981, è nata a Bra e vive attualmente a Gaiola, dove gestisce, con il marito Giancarlo, il B&B “Notte stellata”. Erborista, naturopata e accompagnatrice naturalistica, si occupa di diffondere la conoscenza delle erbe e della natura attraverso corsi e giornate dedicate.
Sono originaria di Bra, figlia di contadini: fin da piccola, guardando le montagne, mi veniva voglia di andarci a vivere. Oggi finalmente vivo a Gaiola, dove gestisco insieme al mio compagno Giancarlo, originario della Valle Stura, il B&B “Notte stellata”. Insieme cerchiamo di promuovere una visione della terra, dell’essere contadini, il più possibile attenta e innovativa: abbiamo galline e cavalli, coltiviamo le nostre erbe e lavoriamo l’orto in armonia con le stagioni, sempre guardando avanti, verso la permacoltura ad esempio, alla quale ci stiamo appassionando.
Oggi in Valle Stura vedo una grossa spaccatura tra l’Alta e la Bassa Valle, e più in generale una difficoltà estrema a lavorare in rete. Mentre la prima regola in un territorio montano dovrebbe proprio essere quella di fare comunità, di sostenersi l’uno con l’altro nelle difficoltà e condividere le cose belle. Mi ci metto in mezzo anch’io, perché dovrei impegnarmi maggiormente: altrimenti diventa difficile portare avanti un’attività turistica in una valle dove non c’è unione.
In futuro mi piace pensare alla mia valle con meno traffico pesante, e questa è la prima cosa. Perché oggi in Valle Stura il problema dei camion è insostenibile sia dal punto di vista dell’inquinamento acustico e atmosferico sia dal punto di vista della viabilità. Poi c’è il problema dello spopolamento, soprattutto in Alta Valle: per contrastarlo bisogna creare un’economia che sia in grado di mantenere attivo il territorio, evitando ad esempio di puntare solo su una monocultura turistica, che alla fine rischia di diventare anch’essa insostenibile. Se vuoi che la gente torni a vivere la montagna devi creare opportunità lavorative sinergiche, che permettano ai residenti di vivere dal punto di vista economico, con una gestione programmatica forte. Altrimenti andrà a finire che qui in valle rimarranno solo le persone che vivono ai margini o quelle interessate unicamente a sfruttare il territorio senza lasciare niente in cambio, rovinandolo e impoverendolo. Dobbiamo capire che tutte le attività lavorative, turismo compreso, devono viaggiare in sinergia tra loro, altrimenti il terreno ci franerà sotto ai piedi.
Urge che gli abitanti della valle si riqualifichino, che comincino a sviluppare visioni diverse e innovative: in futuro bisogna osare, sognare di più e portare aventi bei sogni da realizzare.
