Giovedì 28 maggio, Muovere le Montagne si è sperimentato con un incontro sul territorio diverso dal solito: una stanza sì, ma virtuale.
L’impossibilità di riunirsi personalmente non ha fermato l’entusiasmo dei ragazzi coinvolti nel progetto: i cosiddetti “facilitatori” (ribattezzati anche “I magnifici 6”) hanno lavorato sodo durante tutto il lockdown catturando l’attenzione del pubblico online.
Proseguire con la cocreazione a distanza non è certo una sfida facile, ma le impressioni raccolte sull’incontro di Muovere le Montagne, per la prima volta su Zoom con il proprio pubblico, ci consentono di credere che la strada percorsa sia quella giusta: fiumi di creatività inarrestabile e tanta voglia di guardare le cose da nuovi punti di vista per trovare insieme un racconto per la Valle Stura.
Lasciamo che a raccontare l’incontro siano le parole autografate da ciascun facilitatore, mentre per scoprire cosa succederà alla prossima puntata basta cliccare su questo link:
https://zoom.us/j/9904890579
giovedì 4 giugno alle ore 21
Vi aspettiamo più numerosi ancora!
Lisa Sappia
Ieri, giovedì 28 maggio, si è tenuta sulla piattaforma Zoom la prima lezione/incontro relativa al progetto Muovere le Montagne. Davide Longo ha parlato di storie, di De Andrè e di montagne con più di 30 persone. Sin da subito ha invitato i presenti a cambiare prospettiva, citando la frase: “Quello che è ovvio non sempre è vero, e quello che è vero non sempre è ovvio”. Nell’ora trascorsa insieme si è servito della celebre canzone “Il Pescatore” di De Andrè per parlare di narrazione. Attraverso lo schema di questa canzone scritta in modo tradizionale riusciamo a capire gli elementi fondamentali per creare una storia: ci deve essere un contesto, un conflitto ed una risoluzione. Come sottolinea Longo non esistono storie tradizionali, ma da migliaia di anni raccontiamo delle varianti dei capolavori greci, che a loro volta si basano sul pensiero aristotelico. La lezione ha fornito molti spunti interessanti per diventare noi creatori di storie, o meglio co-creatori. Il limite di un incontro su una piattaforma digitale è quello dell’assenza di interazione tra le persone presenti, ma ho già ricevuto molti pareri positivi.
Samuele Fiandino
Buona impressione per l’efficace esempio de “Il Pescatore” di Fabrizio De Andrè riguardo la costruzione di una storia: se questo era lo “specchietto per le allodole” al fine di ottenere un maggiore coinvolgimento degli abitanti della Valle Stura, si può dire che abbia avuto un riscontro positivo.
Martina Garro
“…a Gesù non ci avevo mai pensato e di De Andrè ne mastico parecchio!” Questo è il feedback che ho ricevuto da un mio amico che ha partecipato ieri sera. Effettivamente è stato sorprendente vedere come si riesca a sviscerare così il testo di una canzone famosa come “Il pescatore”, cogliendo aspetti a cui nessuno prima avesse mai pensato. Vederne le origini, il perché e il come De Andrè abbia scelto determinate parole arrivandone a raccontare una storia che ha colpito così tanto. Ringrazio Davide Longo in quanto ritengo mi abbia aperto un mondo portandomi a riflettere su temi semplici ma potentissimi. Sarebbe davvero bello riuscire a raccontare una storia sulla Valle Stura, concentrandoci su questi preziosi stimoli!
Roberto Monaco
L’incontro con Davide Longo è stato
certamente una ventata di aria nuova nel
panorama della Valle Stura, perché con semplicità e grande arte oratoria ci
ha introdotti all’interno di un tema complicato come quello del raccontare nel modo
migliore una storia.
Partendo da una base arcinota, come “Il Pescatore” di Fabrizio de Andrè, Longo
ci ha spiegato da una angolatura diversa tutta la genialità di quel testo,
riconducendola magistralmente all’ambito del raccontare la Valle Stura.
È
stata un’esperienza incredibile,
contornata dall’alta partecipazione che abbiamo riscontrato (40 persone, a
tratti) che ha fatto si che questo incontro virtuale sia stato davvero un
successo.
Le recensioni ed i feedback più che positivi che abbiamo ricevuto da chi ha
deciso di trascorre un po’ del suo tempo con noi, sono state il “premio
migliore”.
Erano tutti davvero entusiasti.
Jessica Degioanni
L’incontro, tra curiosi e Muovere le Montagne, si è finalmente realizzato, e Davide ne ha tenuto le redini. Dico finalmente perché noi nutriamo entusiasmo e speranza per i momenti co-creativi e per cosa si lascerà alla Valle Stura, ormai da tempo.
Con Davide Longo siamo entrati nel mondo delle storie, capendo che non è banale la loro creazione.
Ci siamo soffermati su una canzone e l’abbiamo esplorata. Partendo dai punti di vista più comuni, siamo poi arrivati ad osservarla con altri occhi, con uno sguardo “più alto”, notando connessioni con altre epoche, altre storie. Ecco, questa secondo me è stata la scoperta più grande, cambiare punti di vista per vedere altre realtà, per immaginarle. In questo modo abbiamo condiviso con i curiosi “come vogliamo Muovere le Montagne”, e loro potranno – come un’onda – propagarlo in giro.