La giuria del concorso doc composta da Gloria Aura Bortolini, Luciano Carlino e Piero Gallo ha decretato i vincitori del festival.
MIGLIOR FILM
BOSCO di Alicia Cano Menoni
Bosco è luogo non solo reale, ma anche immaginato, sospeso nei ricordi e nella memoria dei tanti emigrati, anche quelli che, come il nonno, ne hanno solo sentito parlare. Un legame che supera le generazioni, le distanze, gli oceani: il film lo descrive perché qualcosa rimane, anche quando tutto sembra destinato a scomparire. Film di amore per gli animali che ci aiutano a vivere, amore e abbracci per quel castagno che ci ha sfamati quando avevamo fame, amore per la vecchia casa, compagna di una vita, da baciare prima di essere abbandonata.
MIGLIO FILM D’ALPINISMO (Premio Mario Monaco)
THE WALL OF SHADOWS di Eliza Kubarska
Meritevole del premio in quanto non si parla del solito alpinismo che punta a superare i limiti umani, alzando sempre di più l’asticella. Qui i protagonisti sono gli sherpa, con la loro dura vita di sacrificio, la famiglia, le donne e i figli. Ma anche con i loro sogni, la #religione e, chiaramente, la montagna. “L’unica regola che posso darti è che impari ad accettare i tuoi limiti, se lo fai ti lascio andare sano, salvo e libero di trovare la tua strada”
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
UNTOLD STORY OF FATMA KAYACI di Orhan Tekeoğlu
Film meritevole di menzione speciale per la drammaticità della storia e per il registro stilistico con il quale il regista ha scelto di portare alla luce questa storia che andava assolutamente conosciuta. Svela come da una caduta negli abissi della mente possa scaturire una rinascita vitale attraverso la cura del territorio.