EDITORIALE NUOVI MONDI FESTIVAL 2020
È tempo di riavvicinarci un po’, di capire meglio cos’è successo, ma soprattutto di capire cosa succederà. Qui e altrove. Saremo in grado di tornare a far rivivere in noi l’idea di comunità, di condivisione, di solidarietà che abbiamo costruito negli ultimi decenni? È bastato un pipistrello, o chi per lui, a mettere in crisi l’idea di un mondo globale, di frontiere che si possono cancellare, di libertà e diritti diffusi. Certo il cammino da fare era ancora lungo, ma ora si è fermato. Ovunque.
Da dove possiamo ripartire?
La rete ci ha consentito di superare l’isolamento, di mantenere le relazioni, ci ha fatto anche scoprire delle grandi opportunità. Ci siamo ritrovati a chiacchierare sulle chat, a fare visite virtuali ai musei, a studiare on line, a progettare usando la rete, a lavorare da casa riappropriandoci del tempo spesso buttato via per andare e tornare dal luogo di lavoro. Un patrimonio vero. Però c’è un “però”. Noi siamo e rimaniamo animali sociali, che hanno voglia di discutere al bar guardandosi negli occhi, di andare allo stadio e abbracciarci, al cinema e baciarci. Sappiamo che le mani, gli sguardi, i sorrisi sono indispensabili. Salutarci con il gomito e mascherati deve rimanere solo una parentesi.
C’è un equilibrio da riconquistare, una strada nuova da tracciare. Questa volta siamo davvero tutti chiamati a costruire Nuovi Mondi. Li abbiamo invocati per anni. Bene, ora la storia ci consegna un’occasione forse irripetibile. È giunto il momento di chiederci quale nuovo mondo vogliamo. Farlo in montagna, luogo dove la distanza fisica, il silenzio, spesso l’isolamento, sono caratteristiche che fino a qualche mese cercavamo disperatamente per fuggire dalla città, può suonare strano. Forse lo è. Ma non suona strano a noi che qui abbiamo imparato a capire che di solitudine e isolamento si può morire.
La natura è più forte dell’uomo e la montagna questo ce lo insegna da sempre. Ci insegna anche il senso fisico del limite e noi come Festival dedicato alla montagna, che si svolge in montagna, abbiamo sempre cercato di raccontarlo.
È tempo di camminare verso Nuovi Mondi e possiamo farlo anche partendo da Valloriate, un paese di 80 abitanti dell’Alta Valle Stura, a due passi dal confine francese.
Non è sempre Davide che sfida Golia, ma a volte sì.
UNA NOTA
Il protagonista di uno dei più bei film in concorso in questa edizione è un uomo che crede che la cultura sia una risposta. Crede nel sogno romantico di portare la musica in un luogo remoto della terra e ci crede così tanto che il suo viaggio porta in Nepal, in una cittadina sconosciuta. Un pianoforte che risuona una musica dolce tra quelle imponenti montagne. Avventure, sogni, immagini, storie vere, senza fronzoli e con un volto quanto mai umano.
Pensieri e gesti forti, viaggi lontanissimi o altissimi, alpinisti di fama mondiale e persone buone e giuste. Ma anche una serie di avventure per scoprire la Valle Stura, come appunto quella di un pianoforte che suona in un villaggio sperduto nell’Asia profonda.
Il Nuovi Mondi Festival sogna che la cultura possa essere per tutti noi l’inizio di un viaggio, anzi Il Viaggio, da fare insieme partendo dalla Valle Stura.
Sarà un anno distanziato senza la familiarità stretta e vicina del Nuovi Mondi.
Vi aspettiamo
Silvia Bongiovanni e Fabio Gianotti