Luca Mercalli
Torinese, ha cominciato ad interessarsi di atmosfera molto giovane: nel suo Filosofia delle nuvole, racconta di aver costretto la famiglia a un viaggio a Ginevra per poter acquistare libri di meteorologia introvabili in Italia all’inizio degli anni ottanta.[1][2] Ha conseguito a diciott’anni a pieni voti l’attestato di Cultura aeronautica in Meteorologia, rilasciato dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare; successivamente ha svolto il servizio di leva come previsore valanghe nel Meteomont della Brigata Alpina Taurinense, operando anche nell’esercitazione NATO ArrowHead Express nella Norvegia settentrionale[2].
Vive in Val di Susa, adottando uno stile di vita particolarmente attento alla riduzione dell’impatto ecologico: si scalda con legna e pannelli solari, fa una differenziazione spinta dei rifiuti, coltiva l’orto e ama frequentare le biblioteche[3]. È contrario alla costruzione della nuova linea ferroviaria Torino – Lione nella Valle. Nella puntata del 18 settembre 2011 del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio su RAI3, esprime la sua solidarietà a due attiviste del movimento cosiddetto NO TAV, arrestate il 9 settembre 2011 in seguito agli scontri al cantiere di LTF nei pressi di Chiomonte: secondo Mercalli erano “in galera […] perché si sono messe una maschera antigas”[4]. Tale dichiarazione è in seguito contestata da più parti[5]. Lo stesso Mercalli successivamente precisa il suo pensiero affermando che non valutava sbagliato il loro fermo, ma esagerate le misure cautelari a cui erano state sottoposte, considerando personalmente più equa l’attribuzione degli arresti domiciliari[6]. Le due attiviste sono state scarcerate il 23 settembre 2011[