Spostare le montagne. Il festival di cinema di montagna più piccolo del mondo è abituato a farlo. Non ci piacciono le imprese facili. Il nostro festival si tiene in montagna. In un paese di 80 abitanti. Il pubblico dobbiamo farlo arrivare fin qui, a Valloriate. È la nostra missione. Fare rivivere la montagna.
Le risorse sono limitate, ma la passione e la forza di volontà sono la nostra fortuna. Affrontiamo tutti i giorni le sfide che il nostro lavoro ci pone cercando di superare i nostri stessi limiti. Per questo, al nostro festival, vogliamo solo persone che sono come noi, che spostano sempre più in là l’asticella, che amano nuove sfide e che non si tirano mai indietro. E se non basta, sono disposti a spostare le montagne per raggiungere il proprio obiettivo.
Cinque anni fa è cominciato il nostro viaggio, e di strada ne abbiamo fatta, ma tanta ne dobbiamo ancora percorre, insieme al nostro pubblico che quest’anno cercheremo di appassionare, far sognare con tanti ospiti importanti, film, racconti.
Simone Moro e le sfide impossibili sui giganti della terra in inverno, “Le alpi ribelli” raccontate dallo spirito storico e creativo di Enrico Camanni, i pastori di montagna che resistono tra strani intrecci e contaminazioni culturali, descritti dall’analisi acuta di Nanni Villani, sfide di canto popolare surreali con i ragazzi rifugiati politici del Coromoro, i contadini delle alpi trentine e piemontesi che si confrontano sui modi migliori per far tornare a vivere la montagna e per creare uno sviluppo montano sostenibile.
E ancora la follia e la simpatia di Nicolas Favresse, Sean Villanueva e Captain Bob Shelton che ci raccontano la loro ultima avventura su una big wall ai confini del mondo sulla remota e inaccessibile isola di Baffin in Canada a suon di foto, video spettacolari e musica live, la dolce ossessione di Marco Camandona per i giganti Himalayani, e infine due che le montagne le salgono con gli sci, senza spostarle, Damiano Lenzi e Matteo Eydalin campione del mondo di scialpinismo.
Salite in Valle Stura, spostate la montagna che è dentro di voi.