
Regia Ermanno Olmi, Corrado Stajano; org.: Sandro Calosci; ricerche e documentazione: Giovanna Berogese; a.r.: Gianfranco Campigotto; op.: Elvidio Burattini; suono: Gianni Nordini; effetti spec.: Basilio Patrizi; testi letti da:Memorie partigiane di Nardo Dunchi, La guerra dei poveri di Nuto Revelli, Guerra partigiana di Dante Livio Bianco.
Didascalia finale: «Non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere». (Giacomo Ulivi).
Int.: Enzo e Riccardo Cavaglion, Dino Giacosa, Ugo Rapisarda, Nuto Revelli, Leo Scamuzzi e altri.Il film
Il film si apre nello studio dell´avvocato Duccio Galimberti a Cuneo dove Corrado Stajano introduce la ricostruzione di alcuni episodi degli inizi della Resistenza a Cuneo e dintorni. Queste ricostruzioni si accompagnano a interviste ad alcuni protagonisti dei fatti di allora. Dallo studio di Galimberti dove si organizzò il primo nucleo politico di partigiani, si passa a madonna del Colleto, sopra Valdieri, dove questi uomini si riunirono il 12 settembre. Si rievoca poi il dramma di Boves incendiato dai tedeschi per rappresaglia dopo aver trucidato 23 persone tra cui il parroco e il commissario prefettizio, bruciati vivi. ma il movimento partigiano non viene soffocato. Gli uomini di Madonna del Colletto si spostano a Paralup e poi in altre valli; altre bande sorgono, si rafforzano ovunque, si moltiplicano i colpi di mano e i sabotaggi come la distruzione del viadotto ferroviario di Vernante. Gli episodi ricostruiti e messi in scena si alternano alle testimonianze e alla lettura di brani di diari e memorie.
